Una recente sentenza della Cassazione Penale (n. 18438/2025 del 16 maggio) riporta al centro dell’attenzione due aspetti fondamentali nella gestione della sicurezza negli appalti: l’unicità del DUVRI e la corretta compilazione dei permessi di lavoro.
Il caso esaminato riguarda un’azienda del settore termovalorizzazione che, nel delegare attività di pulizia della caldaia a tre diverse imprese, aveva redatto tre DUVRI separati. Una scelta ritenuta dalla Corte non conforme alla normativa: il DUVRI, infatti, deve essere unico, per garantire un'efficace valutazione e gestione dei rischi interferenziali.
Oltre a ciò, la sentenza ha evidenziato gravi carenze nella compilazione dei permessi di lavoro, privi di indicazioni chiare su delimitazioni, misure preventive e modalità di esecuzione in sicurezza.
Le responsabilità accertate? Non solo per il datore di lavoro, ma anche per il dirigente e il preposto.
Cosa significa per le imprese?
Serve un cambio di prospettiva: il DUVRI e i permessi di lavoro non sono “semplice burocrazia”, ma strumenti fondamentali per tutelare concretamente la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Il nostro consiglio:
Verificate che la vostra documentazione rispecchi davvero l’organizzazione e le dinamiche operative. L’unicità del DUVRI, il coinvolgimento delle imprese appaltatrici e la chiarezza dei permessi di
lavoro sono requisiti essenziali per prevenire infortuni e responsabilità penali.
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