RC Soluzioni ad ogni domanda una risposta ad ogni problema una Soluzione!
RC Soluzioni ad ogni domanda una risposta ad ogni problema una Soluzione!

RADON

Pubblicazione INAIL valutazione del Gas Radon nei luoghi di lavoro.
RADON_pubblicazione INAIL_072024.pdf
Documento Adobe Acrobat [492.1 KB]

L RISCHIO RADON NEI LUOGHI DI LAVORO Obblighi normativi e buone pratiche (fonte:HSE Smart S24O)

 

La gestione del rischio di inquinamento da gas radon nei luoghi di lavoro è diventato oltre che un obbligo normativo “valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del DVR”, art. 17 comma 1 del D.Lgs. 81/08), anche unaresponsabilità dei datori di lavoro che si trovano a dover governare il delicato processo di riduzione del rischio trattandosi di un inquinante cancerogeno. Le indicazioni normative tracciano una linea di indirizzo che attualmentenecessita ancora di integrazioni specifiche da adeguare alle possibili casistiche di luoghi di lavoro. Il presente articolo ha lo scopo di tratteggiare un’impalcatura di approccio comune alla problematica da declinare intrecciando gli adempimentidei due Decreti Legislativi di riferimento: D.Lgs. n. 101/2020 e ss.mm.ii. e D.Lgs. n. 81/2008 e ss.mm.ii.

 

Introduzione

Il radon è un elemento chimico naturale, radioattivo e appartiene alla famiglia dei gas nobili. È incolore, inodore,insapore e deriva dal decadimento di tre elementi radioattivi naturali che danno luogo a tre famiglie radioattive: ilThorio-232, l'Uranio-235 e l'Uranio-238.

Il numero di decadimenti radioattivi che si verificano nell’unità di tempo (un secondo) definisce l’attività del nuclide che si misura in bequerel (Bq), 1 Bq = 1 decadimento radioattivo al secondo. Se il radionuclide è allo stato gassoso,come nel caso del radon, si indica l’attività per unità di volume esprimendola in attività specifica = Bq per metro cubo(Bq/m3). Il monitoraggio del gas radon sia nei luoghi di lavoro che nelle abitazioni private è stata caratterizzata negli anni da un crescente interesse supportato da sollecitazioni normative più o meno cogenti, rispettivamente per luoghi di lavoro e le abitazioni private.

L’attuale quadro normativo nazionale è delineato dal D.Lgs. n. 101/2020 e ss.mm.ii., dall’aggiornamento intervenuto con il D.Lgs. n. 203/2022 e dalle recenti indicazioni presenti nella prima pubblicazione del Piano Nazionale di Azione per il Radon (PNAR) successivo alla pubblicazione del D.Lgs. n. 101/2020.

Inoltre, in alcuni territori si dà evidenza della presenza e operatività di normative più stringenti per taluni aspetti, come ad esempio l’integrazione della progettazione preventiva per il rischio radon in edifici di nuova realizzazione/da ristrutturare, espressione della volontà di Enti Regione particolarmente sensibili (a titolo di esempio Lombardia,Puglia).


Novità introdotte dalla normativa nazionale

Il Decreto Legislativo n. 101/2020 e ss.mm.ii. in vigore sull’intero territorio nazionale recepisce l’indicazione dellaDirettiva EURATOM 59/2013 per il valore di concentrazione di attività di gas radon annua in aria in ambiente chiuso pari a 300 Bq/m3, definito in termini di “livello di riferimento”.

Le novità rispetto al precedente approccio sono in particolare presenti nel Titolo IV del D.Lgs. n. 101/2020 e ss.mm.ii. e riguardano la regolamentazione della protezione dal radon sia nei luoghi di lavoro sia negli ambienti di vita. In entrambi i casi si tratta di situazioni di esposizione esistente (situazioni di esposizione che già esistono quando deveessere presa una decisione sul controllo - ICRP 103). Inoltre, il concetto di livello di riferimento (LdR), che va a sostituire quello di livello di azione, si configura come lo strumento operativo che spinge all’applicazione dell’ottimizzazione della protezione anche quando non viene necessariamente superato. l livelli di riferimento,dunque, sono adottati per contribuire ad assicurare che tutte le esposizioni siano tenute basse quanto ragionevolmentepossibile (Principio ALARA – As Low As Reasonably Achievable), tenendo presenti i fattori sociali ed economici.

Per verificare quanto questo adempimento incide sulla tua azienda contattaci ...

Stampa | Mappa del sito
© RC Soluzioni sas di Colombo Roberto & C. sede legale via Sandro Pertini 9 - 24021 Albino BG Partita IVA: 03721340168 tel 035/710199 mail: servizioclienti@rcsoluzioni.com