È disponibile il dodicesimo Rapporto INAIL–Regioni relativo alle malattie professionali segnalate in Italia negli anni 2021-2022, basato sui dati raccolti dal
sistema di sorveglianza Malprof.
L’obiettivo del documento è offrire una visione aggiornata e approfondita delle patologie correlate al lavoro, con l’intento di supportare politiche preventive e rafforzare la tutela della salute nei
contesti produttivi.
Metodologia e struttura del Rapporto
- Il Rapporto si basa sulle segnalazioni di probabili o possibili malattie professionali inviate dai medici competenti alle ASL, raccolte nel sistema Malprof.
- A livello territoriale, partecipano 18 Regioni o Province autonome, con l’inclusione per la prima volta dell’intero sistema sanitario dell’Abruzzo e un contributo aggregato del
Piemonte.
- La pubblicazione è suddivisa in due macro-parti:
- Focus tematici, che approfondiscono aspetti chiave (tumori professionali, patologie muscoloscheletriche, segnalazioni mediche, malattie respiratorie)
- Dati statistici 2021-2022, presentati in sezioni nazionali e regionali, con tabelle, grafici e schede sintetiche per ciascuna Regione.
Principali evidenze emerse
Patologie muscoloscheletriche e neoplastiche
- Le malattie muscoloscheletriche costituiscono una parte significativa delle segnalazioni: settori come costruzione e agricoltura restano particolarmente esposti.
- I tumori di origine professionale più frequentemente segnalati includono il mesotelioma maligno (51,2 % dei casi con nesso positivo), i tumori broncopolmonari (19,2 %) e quelli della vescica (8,2
%).
- Alcune patologie emergenti, come il tumore maligno della tiroide, pur recentemente inserite nelle tabelle ufficiali, già presentano una quota elevata di segnalazioni con nesso positivo nel
sistema Malprof (es. 79 % nel periodo 2019-2022).
Segnalazioni e fonti informative
- I medici dei patronati rappresentano oggi la principale fonte di segnalazioni (56 % dei casi nel biennio), mentre le segnalazioni da parte dei medici competenti d’azienda si sono
fortemente ridotte (dal 40 % al 7 %).
- Interessante notare che i medici competenti aziendali, pur segnalando meno casi in assoluto, contribuiscono in misura maggiore alle segnalazioni riguardanti lavoratori non italiani (20 % delle
segnalazioni da essi trasmesse).
Malattie respiratorie professionali
- Le patologie dell’apparato respiratorio rappresentano circa il 3 % del totale delle malattie riconosciute, con prevalenza di pneumoconiosi, placche pleuriche e
ispessimenti pleurici.
- Le principali malattie respiratorie segnalate includono asbestosi (24,3 %), silicosi (9,9 %), bronchiti croniche (8,1 %) e asma (6,7 %).
- I settori più a rischio: ceramica, vetro, cemento, metallurgia, riparazione di macchine. Tra le professioni vulnerabili: vasai, soffiatori di vetro, operatori di impianti industriali.
- Le differenze per genere ed età sono significative: gli uomini risultano più colpiti, i giovani più inclini a patologie allergiche (asma, riniti), i lavoratori più anziani più soggetti a malattie
fibrotiche respiratorie.
Implicazioni e raccomandazioni
- Il Rapporto evidenzia la necessità di potenziare la sorveglianza sanitaria, migliorare il riconoscimento dei nessi causali e ridurre la sotto-notifica delle malattie
professionali.
- I dati del sistema Malprof possono contribuire all’aggiornamento delle Liste ufficiali delle malattie professionali (Tabella ex art. 3 del DPR 1124/1965), integrando le evidenze
emergenti alle revisioni normative.
- Servono strategie coordinate di prevenzione, formazione, diagnosi precoce, e monitoraggio continuo, soprattutto nei settori a rischio, per intervenire efficacemente e tutelare la salute dei
lavoratori.
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